Mi trovo spesso nei miei spettacoli ad invitare alcuni spettatori a mescolare le carte, talvolta dicendo loro “Mischia il mazzo!”.
Anni fa, chiacchierando con un noto prestigiatore, lui mi disse che il termine mischiare in realtà è tipico del sud Italia e per via indiretta del Piemonte, per tutta la contaminazione dovuta all’immigrazione avvenuta dal dopoguerra agli anni 70. Un po’ come con l’esclamazione “Minchia!” insomma.
Mi sono chiesto allora quale sarà il termine corretto?
Con una breve ricerca ho capito che i più conosciuti mescolare e mischiare sono entrambi accettati e corretti, per ogni regione d’Italia.
Questi due termini sono in realtà molto generici e sono adatti per molti ambiti, mescolare gli ingredienti, mischiare i colori…
Il destino mescola le carte e noi giochiamo.
C’è un termine che che è più specifico per le carte, ma alquanto poco usato: scozzare. Non stupitevi se invitando qualcuno a scozzare le carte questo vi guardi come un alieno uscito dall’uovo di Pasqua. È un termine quasi sconosciuto, anche tra i prestigiatori. Più noto è il suo contrario: accozzare, col significato di raccogliere , unire insieme, accordare. “Con i colori ci ha accozzato”, per dire che ha trovato la giusta armonia tra i colori.
– Monica: Abbiamo mescolato le carte e capito come si gioca, facciamo sul serio ora!
– Ross: Sei sicura? Phoebe ha appena scartato due Jack perché le sembravano tristi! dalla serie TV Friends
Ma potreste trovarvi di fronte a qualcuno che vi chiede di menare le carte. Non è una perversione sadica nei confronti delle carte da gioco, ma un termine non riconosciuto dal dizionario italiano, ma usato in alcune province italiane, ad esempio Como e Lecco
Ricercando tra i termini dialettali ho scoperto molte altre forme di espressione, dal calabrese ‘mbriscare al napoletano ammiscà, dal toscano ruzzecare al piemontese armnè.
E chiunque abbia da aggiungere il suo, lo faccia!
La briscola. Gioco molto semplice. L’avversario sbatte sul tavolo una carta, e voi dovete sbatterla più forte. I buoni giocatori rompono dai quindici ai venti tavoli a partita. È opportuno, prima di sbattere la carta sul tavolo, inumidirla con un po’ di saliva. Le carte prendono così la caratteristica forma a cartoccio, e la durezza di un sasso. In molti bar, per mescolare un mazzo di carte da briscola, si usa un’impastatrice. Stefano Benni