Foto del Tour in Moldavia e Ukraina
Foto
Tour Moldavia Ukraina 2003
Qui di seguito scriverò le impressioni e le esperienze di un mago in giro per Chisinau e dintorni.
Protagonisti dell’avventura tre baldi giovani: il Guerma, fotografo professionista di talento e incallito viaggiatore; Rodrigo Morganti, giocoliere e clown di gran maestria, nonché cuoco provetto; il Mago J, prestigiatore bello, bravo, simpatico, intelligente, affascinante e sexy.
La compagnia veniva accolta il primo di Novembre a Chisinau dai locals: Lorenzo, dongiovanni locale col ciuffo ribelle, Monica, simpatica ragazza con la tuta rossa (la solita), Sasha, il classico gigante buono di ogni favola, Elena e Lorenzo, i camerieri personali del Mafrise.
Accolti nella fantastica casa Moldova il primo giorno incontravano Tatiana, boss degli animatori locali e quindi anche il boss degli artisti italiani appena arrivati.
La bella Tatiana presentava ai nuovi arrivati un programma di spettacoli e laboratori che lasciava molto tempo libero... tra le 4 e le 6 del mattino a giorni alterni. In effetti il programma era molto ben definito e si è arricchito ulteriormente nel corso del soggiorno. Se i conti sono giusti i nostri eroi totalizzavano in Moldova il punteggio di: otto spettacoli, quattro laboratori per animatori, un laboratorio-animazione per bambini, una riunione-interrogatorio finale col boss Tatiana.
E qui comincia la saga degli spettacoli. Tra scuole e "Internat", case famiglia e riformatori, si comincia a girovagare per la città per gli shows. Vari locals si avvicendano come guide e traduttori nel nostro tour: Tatiana, che con la scusa di una malattia immaginaria ci abbandona dopo un solo giorno; la bella Angela, tanto brava a perdersi per Chisinau, quanto gentile e simpatica con i nostri eroi; Nadia, dolce figliuola che riesce ad inserirci un laboratorio nell’ultimo pomeriggio libero che abbiamo; Ghiena, che parlando non l’italiano, ma l’inglese, mi costringeva a sfoderare il mio english maccheroni style.
GLI SPETTACOLI
Lo spettacolo di Rod e J aveva successo su adulti e bambini, nonni, nonne, zii e cugini. Uno spettacolo comico interpretato da un mago pasticcione che cercava di fare delle magie e suo malgrado gli venivano e da un provetto giocoliere che usava i bambini come complici nei suoi numeri. J e Rod sul palcoscenico si azzuffavano e si rotolavano, tra le risate dei bambini, ma alla fine si davano sempre un bell’abbraccio come le favole a lieto fine. Tanti degli spettatori diventavano protagonisti sul palco e poveri loro per tutti gli scherzi che dovevano subire, ma i due artisti alla fine, per farsi perdonare, regalavano sempre una scultura di palloncini.
Questo spettacolo nessun altro scopo aveva se non quello di portare un sorriso ai bambini di Chisinau e pensiamo di essere riusciti nel nostro intento con tutti i tipi di pubblico che ci siamo trovati di fronte. Alcune volte ci trovavamo di fronte a 200 bambini allegri e ben disposti, altre volte avevamo come pubblico un gruppetto di pochi bambini intimoriti e mal vestiti, da trattare delicatamente e portare lentamente ad avere fiducia di noi, a non aver paura se Rod si sedeva in braccio a loro o se il Mago J li inseguiva con un ammazzamosche in mano. Insomma ci è andata bene e le foto del Guerma lo possono dimostrare. Ma se cercavate qualche foto di bambino disagiato, triste e disperato, ahimè, vi abbiamo deluso e dovrete rivolgervi a qualcun altro.
I LABORATORI
Abbiamo incontrato gli ottimi animatori locali e dietro consiglio (ordine) di Tatiana abbiamo loro proposto i laboratori che siamo soliti fare in Italia. Poiché l’iter formativo (che parolone) mio e di Rodrigo sono differenti, potevamo proporre attività diverse agli animatori locali e abbiamo deciso con loro di dividere i ragazzi in due gruppi e svolgere diversi laboratori per dare una formazione più completa. Potranno scambiarsi le idee imparate in seguito. Rodrigo ha svolto un laboratorio sul teatro e sulla giocoleria su cui non mi dilungo, soprattutto perché non so che milza abbia fatto. Io ho tenuto un laboratorio sul gioco e sulla magia. Avendo tre pomeriggi a disposizione ho potuto affrontare diversi temi e modalità di gioco.
La metà degli animatori aveva appena concluso una settimana di formazione, erano ormai stanchi di sentire parole. Più che teoria ho voluto regalare loro strumenti pratici di animazione: i giochi. Ho giusto dato qualche consiglio qui e là su come condurli. E per imparare dei giochi il modo migliore è giocare e tutti si sono prestati con entusiasmo e simpatia (alcuni fin troppo, quando si dice più bambini dei bambini...). Abbiamo analizzato giochi al chiuso, giochi improvvisati senza materiali e giochi spettacolo, cioè belli anche solo da vedere senza partecipare, ottimi da palcoscenico. Abbiamo anche provato qualche piccolo gioco di magia, utile in ogni occasione, dalla scuola al laboratorio artistico, per attirare l’attenzione dei bambini. Se ai ragazzi sia servito non lo posso sapere, una cosa certa è che io mi sono divertito molto a giocare con loro.
Voglio ringraziarli tutti: Dominica, Ghiena, Inga, Octombrina, Tanya, Vitali, Nadia, Tamara, Diana e Eugenia.
Nell’ultima parte sono diventato fin troppo serio e me ne vergogno un po’. Spero di avervi riportato qualcosa delle emozioni e delle esperienze di un viaggio nella Moldavia, la terra dei vini, delle belle figliuole, dei microbus, dei formaggi acidi, delle campagne infinite, delle placinte con la brinza, delle birre coi numeri, dei copriwater imbottiti, dei matrimoni comunitari, dei fratelli delle spose con il coltello, insomma... fateci un salto.