Foto del tour in India - Mago J, spettacoli di magia per adulti e bambini

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Foto del tour in India

Foto
Tour India 2002
Ai primi di Novembre il Mago J e il Guerma (Andrea Guermani), partivano alla volta dell'India. Il Guerma con la sua attrezzatura fotografica incatenata al corpo, il Mago J con 20 chili di magie sulle spalle, sacco a pelo himalaiano e attrezzatura da viaggio fantozziana!

Affrontiamo con spirito stoico un piacevolissimo viaggio di sole 36 ore!!, con notti trascorse in aeroporti pieni di zanzare e venditori di cibi improponibili.

A Bombay affrontiamo l'India e scopriamo che siamo finiti nell'ombelico del mondo. Quello che più colpisce è la gente: molta, tanta, di più. Fiumi di persone che camminano, corrono, comprano, vendono o pregano una delle settecento divinità indiane. Facciamo un breve tour della città su un risciò: l'autista con la sua guida sicura ci fa ricordare i momenti trascorsi della nostra vita. Visitiamo un tempio Are Krishna in cui cantano melodie che farebbero venire mal di pancia ad un lama tibetano.

Il nostro viaggio termina a Pondicherry, la nostra meta. Qui ci aspetta Simone, ragazza che lavora per una ONG locale che gestisce una scuola di bambini, i nostri occhi sono subito attirati dalla allegria e dalla bellezza (della scuola e di Simone).

Alloggiamo nel quartiere dei pescatori, tra mucche e topi morti, tra le fogne a cielo aperto e i sorrisi di ogni persona che incontri, tra una grande povertà materiale e immense ricchezze spirituali.

Cominciamo i nostri spettacoli, girando tra le scuole e gli orfanotrofi, buttandoci in spettacoli di strada nei quartieri più sgangherati del posto, che poi sono tutti sgangherati.

Gli occhi dei bambini e i loro sorrisi ci ripagano della stanchezza del viaggio. Il Guerma salta di qua e di là con la sua macchina fotografica, passa tutto il giorno con l'occhio nel mirino e scatta due foto al giorno. Dice:"Non c'è la luce giusta!". Che milza se la porta in giro a fare sta macchina se poi non la usa?

Nei nostri pellegrinaggi ci accompagna e soprattutto ci guida Simone, inoltrandoci negli orfanotrofi e aiutandoci nell'organizzazione degli spettacoli in strada, facendo da tramite con i boss locali (in questo senso tutto il mondo è paella!). Ogni tanto in mezzo ad una strada il Guerma tira fuori i palloncini e tempo 10 secondi frotte di bambini si lanciano giù dai tetti come Ninja e a noi ci tocca scappare inseguiti dai simpatici orchetti mangiapalloncini.

Il Guerma e Simone si destreggiano con l'inglese forbito degli esperti, io parlo il mio inglese zulù, facendo spettacoli in versione anglo-italiana, con gli italiani che ridono alle mie spalle e i bambini che si chiedono:" Ma che milza vuol dire "Andate a post"?".

Nei nostri giri incontriamo personaggi alternativi, per non dire di più: pittori che si credono Picasso che mio cugino di 5 anni è più bravo, ricchi stranieri alla ricerca di una spiritualità perduta, indiani che ci vogliono propinare le pillole per prestazioni sessuali da prima pagina, ....

Insomma l'avventura prosegue con pause di lunghi dialoghi col gabinetto e notti di guerriglia contro le zanzare malariche, laboratori di giocoleria e trucco nelle scuole e partecipazioni a feste religiose con un milione e mezzo di partecipanti!!.. Per me però giunge il tempo di tornare indietro mentre il Guerma si trattiene ancora un po'.

Nel viaggio di ritorno a Delhi vengo perquisito fin nelle mutande e mi vengono requisite le palline da giocoliere (che non tenevo nelle mutande!). In questo momento ci sarà un gendarme che sta facendo il giocoliere per l'India con le mie palline.

Io arrivo a casa, il mio bagaglio con calma mi raggiunge due giorni dopo.

Parlare dell'India non fa gustare l'aroma che noi abbiamo sentito. Forse le foto potranno aiutarvi meglio.
    Jefte Fanetti - Moncalieri (TO)
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