Finti side show

Ogni forma di spettacolo che crea emozioni nuove mi attrae. Più la performance esce dagli schemi convenzionali, più ne sono affascinato. I finti side show uniscono l’idea di esibizione alla burla, un tipico spettacolo fuffa.

Side Show

Il Side Show è una forma di spettacolo nato parallelamente alle tradizioni circensi e derivato da forme di spettacolo tipiche degli artisti girovaghi medioevali. A fianco ai tendoni da circo (da qui il termine side show) venivano montati piccoli tendoni in cui il pubblico con pochi soldi in più rispetto al biglietto del circo poteva vedere qualcosa di speciale o perlomeno pubblicizzato come tale. Spesso erano dei fenomeni da baraccone, freak show, in cui si potevano ammirare personaggi quale la donna barbuta, l’uomo più grande del mondo o la donna con due teste. Potevano anche essere basati su performance veloci, ma di impatto, come mangiatori di spade, sputafuoco o fachiri. La cosa più importante era che fossero annunciati come sensazionali, per questo la locandina era fondamentale.

Jabba Side Show

In Italia, Piero Ustignani, in arte Jabba, ha rivisitato con successo i side show e propone strani personaggi, quali ad esempio l’uomo più tatuato del mondo o il nano allungato. Tutto è miscelato con numeri di fachirismo e performance estreme per creare forti emozioni nel pubblico.

 

Finti Side Show

Seguendo questa tradizione nascevano i finti side show, pubblicizzati come spettacoli straordinari, ma che si rivelavano delle burle. Solitamente chi pagava il biglietto uscendo non raccontava agli altri spettatori l’inganno per due motivi: la vergogna di essersi fatti “fregare” e la voglia di vedere le reazioni degli altri all’uscita del tendone.

Bella Virginia al Bagno, finti side show

Storico era lo spettacolo tipico italiano in cui si invitavano gli spettatori a vedere “la bella Virginia a bagno”. Tutti gli uomini infoiati che entravano nel tendone potevano ammirare una sigaretta di marca Virginia in mezzo a una vaschetta di acqua.

Qualche anno fa mi è capitato di pagare un euro per vedere l’uomo che non mangia da tre mesi. Sono entrato in questo tendone e in un angolo c’era un ragazzo magrolino a dorso nudo su una sedia che ti guardava negli occhi. In quel momento capivi di esserti fatto fregare, ma uscivi con il sorriso dal tendone.

Un altro spettacolo sensazionale che potevate vedere era l’uomo che con il suo potere magnetico vi avrebbe fatto alzare dalla sedia prima che fosse arrivato a contare fino a tre. Tutti entravano nel tendone e si sedevano. Entrava un tizio ben vestito che contava “uno, due e… ” e poi se ne andava dal tendone. Chi prima, chi dopo, tutti capivano la beffa e se ne uscivano dal tendone, magari consigliando agli amici di andare a vedere questo spettacolo straordinario.

Tanti i finti side show di questo genere: l’uomo con tre palle che si rivelava semplicemente un giocoliere, la donna con due teste che si presentava in scena con due teste d’aglio o la tartaruga volante, con attaccato sulla schiena un volante da auto .

Lasciarsi ingannare in questi casi è una cosa bella e divertente. Il piacere di vedere uno spettacolo di magia si basa anche su questo principio, provare nuove emozioni grazie ad artifici che portano alla meraviglia.

“È una gran cosa quando realizzi di avere ancora l’abilità di sorprenderti. Ti fa chiedere cos’altro puoi fare che ti sei dimenticato.”   Kevin Spacey

Le meraviglie storiche di un prodotto

La meraviglia e lo stupore sono sensazioni innate che ci accompagnano per tutta la vita. Io in qualità di prestigiatore ne so qualcosa. Da piccoli è più facile provare sorpresa, poiché la poca esperienza e i minori filtri fanno sì che i bambini si stupiscano molto più che gli adulti. Ma le possibilità di essere meravigliati non finiscono mai.

Per provare queste sensazioni non serve per forza un mago, come ci insegnano Mariano Tomatis e Ferdinando Buscema nel loro bellissimo libro “L’Arte di Stupire” che consiglio di leggere per imparare a vedere il mondo con occhi diversi. Con il loro slogan “magia al popolo” ci insegnano che la meraviglia si nasconde in tutto: libri, video, edifici, azioni, parole, basta permettere alla mente di lasciarsi sorprendere.

Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti.  Albert Einstein

Dopo avere scritto “Mercante di Fuffa“, il mio ultimo spettacolo teatrale, mi riscopro quotidianamente a stupirmi di fronte ad alcune trovate pubblicitarie per reclamizzare un prodotto o anche solo per attirare l’attenzione, come ho già scritto nell’articolo Le meraviglie matematiche di un’insegna.

Mangiando un boccone in una bellissima hamburgheria in Torino, in cui la scelta degli ingredienti e dei prodotti è molto ricercata , mi sono trovato a leggere questo cartello

miaccia medioevale

Scusate la bassa qualità della foto presa al volo. Il prodotto di cui tratta è la Miaccia, specialità a base di farina di mais.

Il cartello dice: la miaccia è un prodotto tipico della tradizione valsesiana, conosciuta anche nel canavese  con il nome di miassa. La miaccia è una cialda fragrante e sottile, alimento antichissimo (risale al Medioevo) si accompagna ottimamente con formaggio e salumi. E’ una specialità a base di farina di mais Isola.

Il fatto che sia buona non è messo in dubbio, ma questo cartello mi ha fatto ridere e vi lascio rileggere la frase per capire il motivo del mio stupore per ciò che c’è ho letto.

Se non lo capite ve lo faccio notare io nel prossimo paragrafo.

Un piatto piemontese a base di mais risalente al Medioevo o è una scoperta storica straordinaria o un piccola distorsione della storia per enfatizzare l’antichità di un prodotto. Il mais arriva dall’America, che è stata scoperta dopo il medioevo. Lascio a voi decidere se il canavese avesse un mais medioevale tutto suo o se la storia è stata presa un po’ per il naso. L’importante è aver trovato un attimo di meraviglia inaspettata all’interno di una hamburgeria.

Questo mondo è una meraviglia. Non c’è niente da fare, è una meraviglia. E se riesci a sentirti parte di questa meraviglia – ma non tu, con i tuoi due occhi e i tuoi due piedi; se Tu, questa essenza di te, sente d’essere parte di questa meraviglia – ma che vuoi di più, che vuoi di più? Una macchina nuova?  Tiziano Terzani

 

Le meraviglie matematiche di un’insegna

mercante di fuffa spettacolo teatraleL’anno scorso ho scritto e interpretato uno spettacolo chiamato “Il Mercante di Fuffa“, un “medicine show” moderno che riprende la tradizione dei ciarlatani che giravano le piazze dei paesi di tutto il mondo vendendo farmaci miracolosi, unguenti ringiovanenti e pozioni d’amore. Per scrivere il testo ho fatto molta ricerca sia nell’ambito specifico delle ciarlatanerie e delle medicine alternative sia dal punto di vista del mondo delle vendite. Da allora mi accorgo di cose che non vedevo prima e rimango affascinato dagli ingegni delle pubblicità e delle tecniche di marketing, che stravolgono scienza, storia e geografia per venderti un prodotto…senza che tu te ne accorga.

L’essenza della matematica è la sua libertà.  (Georg Cantor)

Nel mio spettacolo parlo di statistica, la scienza inesatta per eccellenza, tramite la quale ognuno può dire quello che vuole e interpretare i dati a proprio piacere. I numeri in generale possono essere manipolati per trasformare la realtà.

Un mese fa ho visto la seguente insegna in città e ne sono rimasto meravigliato dalla genialità.Insegna detrazioni fiscali

Il messaggio che ci trasmette è chiaro e molto allettante: PAGHI SOLO il 10% PER RIFARTI LA CASA.  Prodigioso!!!

Nel mondo delle vendite le percentuali vengono usate moltissimo e spesso a sproposito. Spero presto di riuscire a scrivere un articolo su questo argomento, ma ora voglio analizzare l’insegna frase per frase nell’ordine in cui sono scritte.

Trattandosi di un linguaggio, la matematica può essere usata non solo per informare, ma anche, soprattutto, per sedurre.  (Benoît Mandelbrot)

  • La detrazione fiscale del 65 % non è proprio uno sconto, tu lo paghi comunque. Lo stato ti detrarrà questa cifra dalle tasse in un tempo diluito in anni (molti). Quindi questi soldi tu comunque devi tirarli fuori.
  • Lo sconto è un altra parola magica che vuol dire tutto è niente. Lo sconto parte da un prezzo che tu non conosci, il cosiddetto prezzo di listino, che solitamente è aumentato della stessa percentuale dello sconto. Ma se ti viene detto che ti fanno uno sconto tu sei molto più contento e chi è più contento compra di più.
  • Con il 10% di spesa rinnovi la tua casa. E qui arriva il volo pindarico linguistico-algebrico che ha del geniale. Ovviamente la detrazione è fatta sul vero prezzo pagato, già scontato. Quindi 65 e 25 sono numeri che non si sommano!  Se da una cifra intera di 100 Euro togliamo il 25% di sconto ci rimangono da pagare 75 Euro. Detraiamo il 65% di 75 Euro sono 48,75 Euro che possiamo risparmiare. Sempre tenendo conto che comunque i soldi che potremo detrarre dallo stato dobbiamo tirarli fuori comunque. Ci rimangono da pagare 26,25 Euro! Quindi la spesa reale è il 26,25% e non il 10% come dichiarato.

Il nostro cervello si lascia tranquillamente ingannare dalla matematica , ritenuta erroneamente la scienza perfetta. La matematica rimane un’opinione … e qualcuno potrebbe averne una pessima opinione.    Io al proposito mi sono fatto un’opinione.

La matematica non è un pignone, come diceva Coppi.  (Renato Pozzetto)