La magia come rimedio alla disinformazione sociale

Sono rimasto colpito da un recente servizio riguardante il primato dell’Italia nella disinformazione sociale. Abbiamo un’idea sbagliata su ciò che accade nel mondo. A tal proposito vi consiglio il libro “Dare i numeri. Le percezioni  sbagliate sulla realtà sociale” di Nando Pagnoncelli.

Una causa è la tecnologia che ci portiamo in tasca ogni giorno. Viviamo in una società in cui gli smartphone sono diventati i protagonisti dell’informazione. Ci guidano nel cammino con i navigatori. Risolvono ogni dubbio in qualità di enciclopedie tascabili velocemente consultabili. Permettono di comunicare in maniera istantanea con chiunque. I vantaggi sono immensi, ma molti sono gli aspetti negativi e si è arrivati al punto i cui gli svantaggi cominciano a superare i vantaggi.

Gli smartphone stanno creando un serie di grosse ignoranze nel contesto sociale quali ad esempio le ignoranze emotive (dagli studi dell’intelligenza emotiva di Goleman). Strumenti denominati social, quali Facebook, Instagram o Whatsapp stanno inaridendo la capacità di instaurare rapporti emotivi reali con le persone. Stiamo perdendo la connessione con la realtà e abbiamo grosse difficoltà a comprendere cosa è vero e cosa è falso. Proprio di questo tratta l’ignoranza percettiva, il non comprendere cosa veramente stia capitando nel mondo e avere una visione errata della realtà sociale. Secondo alcuni studi l’Italia sarebbe il paese più ignorante d’Europa in questo settore, sic!

L’arte cinematografica e la televisione alimentano questo problema, creando mondi di fantasia molto realistici. Diversamente gli spettacoli di magia dal vivo possono rappresentare un incentivo alle persone di guardare il mondo con più attenzione. Il paradosso è che quindi la magia, l’arte dell’inganno, è la terapia all’inganno stesso!

Il prestigiatore è il bugiardo più sincero che esista

Noi maghi mentiamo in tutti i nostri spettacoli con frasi di questo genere: “ho messo la moneta in questa mano”, “non posso sapere la carta che lei ha scelto”, “la scelta che ha fatto è stata completamente libera”. Per tutte queste menzogne noi andremo sicuramente all’inferno. D’altronde Il pubblico è consapevole che noi stiamo cercando di ingannarli e quindi guarda i nostri spettacoli con una mente critica e attenta. Dovrebbero imparare a leggere le notizie su internet con lo stesso spirito critico con cui osservano noi maghi e tutti starebbero meglio.

D’altra parte nessuno crederà a questo articolo in quanto…

“II bugiardo anche se dice la verità, non viene creduto.” Aristotele

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